Alto Medioevo - Comune di Biassono (MB)

BIASSONO IERI E OGGI | La storia | Alto Medioevo - Comune di Biassono (MB)

Alto Medioevo: 476 – 1000ca

Durante l'Alto Medioevo, Biassono ebbe rilievo per la posizione strategica al centro di un nodo stradale simile a quello attuale con ad ovest Desium (Desio), a nord Summus Vicus e Alliate (Sovico e Agliate), a est Xernium e Lesmium (Gerno e Lesmo), a sud-est Coliate-Villola-Vicus Mercatus (San Giorgio-Villasanta-Vimercate), a sud Vedanum e Modicia (Vedano e Monza).

Biassono fu evidentemente sede di un castello munito di cinta difensiva. È nota la presenza di un fossatum largo 15 braccia milanesi, pari a circa 9 metri, intorno a Biassono o ad una parte dell’insediamento, dove, nel XV secolo, compare in documenti come coerenza di terreni oggetto di vendita e/o di investitura.

Ansperto Confalonieri, detto da Biassono 

Nel IX secolo, nella storia della Lombardia e di Milano si impose la prorompente personalità di Ansperto Confalonieri, nato a Biassono presumibilmente nel 828.

Ansperto fu nominato Arcivescovo di Milano dall'868 all'881e riuscì ad esercitare giurisdizionalmente poteri religiosi, civili e politici sulla città. Una serie di iniziative di grande personalità e forti aneliti di autonomia costellarono la sua storia. Tra le opere da lui volute spiccano il completamento e il restauro della cerchia delle mura difensive di Milano, includendovi il monastero di S. Ambrogio adeguatamente fortificato e adorno del ricostruito quadriportico.

In Biassono viene ricordato per la fondazione di un ospedale per i pellegrini.

La sua personalità rifulse durante la carestia e la pestilenza del 874, quando l'Arcivescovo visitò gli appestati nutrendoli con le proprie mani, amministrando i sacramenti, ed esortando il clero a seguire il suo esempio. La sua personalità finì per inimicarsi i vertici della Chiesa tanto che il pontefice Giovanni VIII, nel sinodo di Roma del 879, lo scomunicò con la destituzione dall'investitura episcopale. La scomunica non fu mai tradotta in realtà e fu revocata nell'880 per la conciliazione seguita all'elezione imperiale di Carlo III il Grosso. Morì nell'881 e le sue spoglie furono accolte nella basilica di S.Ambrogio.

Il suo nome è tutt’oggi ricordato nel nostro paese da una via del centro storico e ripreso da associazioni del territorio.

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