Le prime testimonianze - Comune di Biassono (MB)

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Le prime testimonianze

Le più antiche testimonianze di Biassono sono riferibili al X secolo a.C.

Durante gli scavi effettuati da Pompeo Castelfranco tra il 1911 e il 1912 in località Brugheria dei Morti è stata rinvenuta una necropoli attribuibile alla Cultura del Proto-Golasecca. Tra i reperti rinvenuti troviamo due urne biconiche e una fibula ad arco semplice.

 

urne biconiche X secolo a.C.
Due urne biconiche X secolo a.C. - Bronzo Finale fase del "Protogolasecca" (XII-X secolo a.C.)
urne biconiche X secolo a.C.
 	Fibula ad arco semplice in bronzo
Fibula ad arco semplice in bronzo, decorata ad incisioni, con torciglione sopra la staffa. X secolo a.C. - Bronzo Finale fase del "Protogolasecca" (XII-X secolo a.C.).

 

Successivamente, a seguito di ulteriori scavi avvenuti nel 1966 nei pressi di Cascina Marianna, hanno portato alla luce una necropoli tardoceltica del I secolo a.C. e ventisei oggetti tra cui si distinguevano vasi a trottola, bicchieri situliformi, bicchieri a rocchetto, lame e cesoie a molla semicircolare.

Nel 1982 la prof.ssa Nuccia Negroni Catacchio, dell’Istituto di Archeologia dell’Università degli Studi di Milano, pubblicava il complesso sulla rivista SIBRIUM XVI, dal titolo che già anticipava le conclusioni della presenza a Biassono di una tipica manifestazione della cultura tardo celtica: “Per una definizione della facies culturale insubre: i rinvenimenti tardo celtici di Biassono (MI)”. Certamente la comunità celtica di Biassono era (o era stata) dipendente dalla potente comunità insubre di Milano/Mediolanum, ma forse culturalmente è da riferire alla più vicina comunità dei Modiciates, i celti di Monza/Modicia. Comunque tutti i gruppi celtici dell’area all’inizio del I sec. a.C. erano inseriti nello stato satellite di Roma con centro nell’insubre Mediolanum, che nell’89 a.C. divenne Colonia Fittizia, con una cittadinanza romana di secondo livello.

Altri ritrovamenti a seguito degli scavi avvenuti nel marzo 1890 fino ai giorni nostri testimoniano l’antichità del nucleo abitativo.

Risalgono invece agli anni Trenta i recuperi sporadici di monete romane tardo-repubblicane del 40-36 a.C. Sono quattro monete emesse da Ottaviano rinvenute nel territorio di Biassono in circostanze sconosciute. Le monete bronzee recano al diritto la testa nuda di Ottaviano e la leggenda CAESAR DIVI F; al rovescio, la testa di Cesare e la leggenda DIVOS IULIUS.

Di notevole rilevanza sono i lavori eseguiti nel 1975 in prossimità di Cascina Sant’Andrea che hanno portato al ritrovamento di una cisterna e una conduttura idraulica di pregevole costruzione, a testimonianza della presenza di una villa di epoca romana e il ripostiglio di monete romane costituito da 2239 monete di bronzo e argento databili dal 40 a.C. al 256 d.C.

Molti dei ritrovamenti sono custoditi nel Museo Civico di Biassono, e altrettanti sono conservati presso il Castello Sforzesco di Milano. Sono in atto le pratiche per il rientro nel nostro museo dei reperti celtici e della preziosa raccolta di monete.

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