Luoghi d'interesse
Villa Verri
La villa è ubicata nel centro storico di Biassono e adibita, ad oggi, a sede municipale.
Delle sue origini non abbiamo alcuna documentazione, ma può essere attendibile la datazione della costruzione originaria, della parte centrale del complesso, a cavallo tra la fine del 1600 e i primi anni del 1700. La struttura fu anticamente di possedimento dei Verri, appartenenti a una delle dinastie più antiche della città di Milano, e destinata ad uso funzionale come abitazione di campagna. Durante l’epoca dei proprietari Verri furono eseguiti lavori di ristrutturazione da Monsignore Antonio (canonico e primicerio del Duomo di Milano) contribuendo allo sviluppo planimetrico ad “U” (corpo centrale e due ali).
In seguito furono avviati i lavori per l’abbellimento dell’edificio, tra cui gli affreschi dei fratelli Galliari, successivamente perduti a causa delle seguenti cessioni di proprietà. Negli anni assistiamo anche alla sistemazione dei giardini, curata dal giardiniere Giulio Visconti, e alla realizzazione della celebre scuderia, oggi sede della Biblioteca Civica.
La struttura fu infine acquisita nel 1965 dal Comune di Biassono e sottoposta, tra il 1969 e il 1970, a ristrutturazione radicale curata dall’architetto Borradori, deputandola definitivamente a luogo di Amministrazione comunale.
Ghiacciaia - Villa Verri
L'antica ghiacciaia, collocata nei giardini di Villa Verri, fu commissionata dal conte Pietro Verri nel Settecento. Negli anni seguenti la ghiacciaia rimase sconosciuta fino a quando nel 1989, dopo alcuni lavori di sistemazione del giardino di Villa Verri effettuati dal Gruppo archeostorico del Lambro, fu riportata alla luce la ghiacciaia con annessa cantina.
Ca' dei Bossi
L’immobile, collocato di fronte alla Villa Verri, fu di proprietà della famiglia nobile Croce fino al 1588, quando Cristoforo Croce alienò il bene in favore di Ottavio Bossi. L’edificio fu parzialmente abitato dai successori di Ottavio Bossi e venne ceduto a Giovanni Pietro Verri nel 1737.
Nel 1917 il bene passò alla Società Agricola Biassonese che ospitò le scuole elementari nell’ala nord, la farmacia comunale nell’ala ovest e le residenze nelle restanti parti. Dopo il susseguirsi di acquisti da parte di diverse famiglie locali, il Comune di Biassono divenne proprietario di una prima parte dell’immobile nel 1998 e nel 2000 dell’intero complesso.
Caratteristica unica che rende riconoscibile l’edifico è in grandioso portale ad arco con grosse bugne regolari, che consente l’accesso dall’esterno.
Nel 2014 sono stati effettuati lavori di restauro, in particolare sono state avviate operazioni per riportare alla luce dopo centinaia di anni gli affreschi del portico di Ca' dei Bossi. Dal 2016 la villa è stata riaperta al pubblico e partecipa anche all’evento annuale “Ville aperte” in Brianza.
Villa Crivelli-Sala
Dell'antica Villa settecentesca rimangono solo tracce frammentarie: lo schema della proprietà ed il portale a grosse bugne che sembra un'imitazione di quello della contigua Villa Bossi. Pare evidente che la costruzione vera e propria venne demolita e sostituita da recenti fabbricati dell'oratorio parrocchiale; così dicasi per il parco ora sede di campi sportivi.
Cascina Cossa
L’edificio è oggi sede del Museo Civico “Carlo Verri”, personaggio molto legato a Biassono che si è dedicato agli studi sull’agricoltura sperimentando e importando sul territorio nuove tecniche di coltivazione e di allevamento del baco da seta.
Nel Seicento la proprietà passò nelle mani della famiglia Bossi e poi ai Verri. La struttura faceva parte di un sistema di costruzioni con corti interne collegato alla preesistente Villa Verri. All’interno di esso è stata attiva per secoli una Hostaria, nota come Taberna de la Cazia e poi come Hospitium, insieme ad una bottega di fabbro ferraio, attive fino ai primi anni del Novecento.
Chiesa Parrochiale di San Martino Vescovo
La parrocchia esisteva sicuramente ai tempi di Carlo Borromeo, ma non è possibile stabilire con certezza l’anno di fondazione della chiesa parrocchiale (edificata probabilmente su un edificio precedente). La venerazione per Martino, vescovo di Tours, è documentata già nel XIII secolo. Dalle linee eclettiche, la parrocchiale conserva diversi arredi seicenteschi e statue lignee, tra cui quella dedicata alla Madonna della Cintura. Sul sagrato colonna “della peste” eretta nel XVII secolo, a ricordo dei defunti ivi sepolti.
Il Santuario della Madonna della Brughiera
Fu edificato nel 1834 su un’area cimiteriale, a suffragio delle vittime di un’epidemia di colera, nei pressi di un antico oratorio dedicato a San Carlo.
La chiesetta ha subito due importanti restauri, negli anni Quaranta e Settanta.
Cisterna Romana
In località cascina Sant’Andrea nei primi anni settanta furono rinvenuti i resti di una villa romana: parte di muro, una cisterna e la conduttura idraulica, frammenti di pavimentazione.
La cisterna, recentemente sistemata, è visitabile previo accordo con il G.R.A.L.
San Giorgio al Lambro
La frazione dovrebbe avere origini molto antiche, poiché si trova lungo il fiume Lambro, in una zona ideale per l’impianto di mulini e lavanderie. Sono ancora visibili i resti di canali molitori e di mulini fluviali, nonché un porticato con colonne dei secoli XIV-XV. Alla fine dell’Ottocento vennero fatti importanti ritrovamenti di epoca romana (depositati al Museo Archeologico di Milano). La chiesa parrocchiale sorge sul luogo in cui esisteva un antico oratorio dedicato a San Giorgio. A San Giorgio al Lambro nacque Gaetano Osculati (1808- 1894), esploratore e cartografo.
Le corti
Il Terzo Ordine degli Umiliati, costituito dopo il 1100, annoverò a Biassono un monastero maschile ed uno femminile. Le credenze popolari indicano una di queste sedi in un cortile denominato appunto " Corte del Monastero" o " Corte degli Umiliati". In tale corte sono peraltro visibili, una casa e dei camini costruiti in periodo susseguente a quello del monastero che risale al XIII sec.
La " Corte del Lazzaretto", ove si possono ammirare numerosi gelsi, pare abbia ospitato gli appestati in occasione delle tristi epidemie del 1576 e del 1630. La " Corte del Castello" mantiene la forma del recinto fortificato creato probabilmente nell' Alto Medioevo. Il porticato d'ingresso ne indica ancora il nome.
Monumento ai Caduti di Nassirya
Il monumento è stato voluto dall’Amministrazione comunale in memoria dei 19 italiani morti a seguito dell’ attentato terroristico avvenuto nel novembre 2003 (12 uomini appartenenti all’Arma dei Carabinieri - 5 all’Esercito – 2 civili). L’opera sorge in via Cesana Villa, nella piazzetta antistante la sede della locale stazione dei Carabinieri, ed è stata inaugurata il 13 novembre 2004 con una apposita cerimonia ufficiale.
Monumento dell'Autodromo
Il monumento dedicato all'Autodromo di Monza è posizionato sulla rotonda dell'intersezione tra la via S. Maria delle Selve e via Cesana e Villa. Opera realizzata dall'artista Manuela Fanelli su iniziativa dell'Amministrazione comunale di Biassono, con la collaborazione dell'Autodromo di Monza.
Muretto dei Campioni
Il Muretto è composto da manufatti in ceramica forniti dall'Associazione Amici dell'Autodromo e del Parco di Monza, raffiguranti gli autografi dei maggiori personaggi del mondo del motorsport ed i vincitori del Gran Premio d'Italia di Formula 1 e del Gran Premio delle Nazioni di Motociclismo. Il Muretto, aggiornato periodicamente dalla citata Associazione, si trova vicino al monumento dedicato all'Autodromo Nazionale di Monza in via Cesana e Villa ed è stato realizzato dall'Amministrazione comunale.